sabato 19 marzo 2011

Tom Waits

Pensa al jazz, canta con la voce roca e profonda, nulla a che fare con quelle dei suoi contemporanei. Suona il pianoforte in compagnia di un contrabbasso senza seguire nessuna mitologia, ostentando percorsi devianti, sporchi e clandestini, straordinariamente fuori moda, fuori tempo, slegato da qualsiasi corrente. Vocalist sbilenco e rauco, Waits canta il suo universo sentimentale fatto di relazioni e disagi della vita urbana americana, creando un sound musicale unico, fatto di percussioni metalliche e vari strumenti a volte 'raccolti per strada'. La peculiarità delle sue opere è l'accostamento di stili e radici diversissimi tra loro, la sua musica crea una propria e ampia geografia: dal blues al rock, dal country alla canzone d'autore, dal gospel all'espressionismo, dai standard jazzistici ai ritmi afrocubaneggianti, tutto questo fa di lui un musicista eclettico, da brividi intensi. Il suo linguaggio da poeta notturno è crudo e diretto, a volte cinico, i suoi testi sono fiabe adulte popolate di puttane e naufraghi del Grande Sogno Americano. Ma, nonostante tutto questo, le canzoni sono paradossalmente un inno al romanticismo. 





3 commenti:

  1. Ci piace molto questo blog! Buona domenica! ^_^

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  2. Uno dei miei artisti preferiti, decisamente, da quando lo scoprii per la sua apparizione nel film "La tigre e la neve", in cui cantava "You can never hold back spring".

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